sabato 12 agosto 2023

Moriarty the patriot

TITOLO: Moriarty the patriot

TITOLO ORIGINALE: Yuukoku no Moriaati

TITOLO IN KANJI: 憂国のモリアーティ

AUTORE: Arthur Conan Doyle

STORIA: Ryosuke Takeuchi

DISEGNI: Hikaru Miyoshi

PAESE: Giappone

PUBBLICAZIONE: 2016-2023

CATEGORIA: Shonen

GENERE: giallo, azione, drammatico

DISTRIBUZIONE: Planet Manga

VOLUMI: 19 (completo)

TRAMA

Contro le ingiustizie e la rigida gerarchia sociale della Londra di fine '800, Albert, primogenito del Conte Moriarty, coinvolge i fratelli adottivi in un maestoso piano di epurazione.

Inizia qui la storia mai narrata del professor Moriarty, l'arcinemico di Sherlock Holmes.

RECENSIONE

Iniziamo a infliggere
il giusto castigo

Tutti quanti conosciamo, anche solo per sentito dire, le storie del personaggio creato da Sir Arthur Conan Doyle, oppure anche solo il personaggio stesso. E forse pochi non conoscono il suo fidato amico e collega, il dottor John H. Watson, dal cui punto di vista vengono raccontate le indagini del famoso investigatore. Ma quanti di noi hanno mai pensato di conoscere la storia dell’acerrimo nemico del protagonista, il professor Moriarty? Questo manga, infatti, ci porta a scoprire la storia e la verità dietro le vicende legate al rivale di Holmes secondo gli autori, con una trama avvincente, dei personaggi caratterizzati in modo eccezionale e una grafica di alto livello.

Gli eventi, come specifica il titolo stesso, raccontano la storia di William James Moriarty, un diabolico vendicatore con un estremo senso della giustizia, pronto a tutto pur d’infliggere ai nobili corrotti, che opprimono le classi inferiori, il giusto contrappasso per i loro delitti. Gli input della trama non sono di certo da poco, intrigano il lettore presentando un antieroe, e insieme a questo anche il mistero con casi da risolvere, trasponendo in maniera non del tutto fedele agli scritti di Conan Doyle, riportandoli in modo diverso per esigenze di trama.
I personaggi sono realizzati con uno stile pressoché elegante, malgrado si tratti di uno shonen, tanto più che vediamo almeno un minimo di dettaglio anche nel disegno dei capelli. Il professor Moriarty ha un aspetto ben diverso da come viene descritto nei romanzi originali e presentato nelle illustrazioni ufficiali, tuttavia ha un ottimo character design, degno di una persona dalla mente acuta e al tempo stesso diabolica, ma comunque dai modi gentili. Pure i suoi occhi gli conferiscono l’aria di un uomo dall’elevata intelligenza, ed esprimono una profondità che cattura. Naturalmente, non può esistere Moriarty senza Sherlock Holmes, che non manca di fare la sua parte. Anche il celeberrimo detective è lontano dalle descrizioni che siamo abituati a dare al suo aspetto fisico, eppure mantiene dei lineamenti spigolosi, e le iridi degli occhi piccole trasmettono la sua arguzia nell’esprimersi. Anche nel carattere si discosta dal personaggio freddo e calcolatore che tutti siamo abituati a immaginare: lo Sherlock di Takeuchi è capace di arrabbiarsi, ridere ed eccitarsi come un infante, e se ci sono casi da risolvere diventa energico come ogni protagonista di uno shonen manga. Esattamente come nei romanzi, i due personaggi sono due facce della stessa medaglia. Non a caso hanno dei tratti molto simili, e Moriarty è l'unica persona in grado di parlare alla pari con Holmes e nel contempo è il suo lato oscuro. Non mancano nemmeno gli altri importanti personaggi che compaiono in tutto l’arco narrativo dei romanzi che arriva a La Valle della Paura. Uno di questi è il perfido Charles Augustus Milverton, disegnato in modo tale che il suo aspetto ricordi un serpente, accentuando quanto egli sia viscido. Oltre a lui, sono presenti, per esempio, l'ispettore Lestrade, Irene Adler, Mary Morstan e Miss Hudson. I disegni, sia dei personaggi che delle scenografie, sono curati da Hikaru Miyoshi, character designer di Psycho Pass, come possiamo ben vedere nella somiglianza di Moriarty a Makishima, di Holmes a Kogami, di Miss Hudson ad Akane e di Lewis a Ginoza. È la cosiddetta Sindrome della Same Face, che però a noi lettori occidentali non deve stupire, poiché per i giapponesi può bastare un semplice dettaglio per fare differenza.


Catch me, if you can… Mr. Holmes

Il fascino del fumetto consiste proprio nel protagonista antieroe, nel fatto che vediamo le storie di Sherlock Holmes narrate dal punto di vista di un genio criminale. Lo stesso Takeuchi dichiara apertamente che, nel suo percorso di crescita, ha sempre più simpatizzato per i villain, chiedendosi perché mai desiderassero tanto dominare il mondo e fossero disposti a tutto pur di cambiarlo. Il Moriarty realizzato da Takeuchi e Miyoshi risponde a questi interrogativi, ed è un uomo che non crede nella giustizia ortodossa, la quale non sempre vince e punisce i cattivi. Ragion per cui Moriarty si dimostra senza scrupoli e pronto a commettere il male per un bene superiore. Non si può fare a meno di empatizzare con la sua ottica e condividere la sua spietatezza nel commettere crimini. Malgrado tutto, egli non si rivela arrogante, sa bene di essere un criminale e, sebbene agisca seguendo dei propri principi, tuttavia è consapevole che le sue azioni sono malvage e non si aspetta di poter scampare per sempre alle proprie malefatte. La sua visione convive, in tutto il manga, con quella agli antipodi di Holmes, il quale da un iniziale ruolo di deuteragonista passa ad essere un pieno coprotagonista.
La narrazione mantiene la suspence degna di Conan Doyle, attraverso i climax e gli enigmi, però non sono assenti momenti umoristici, tra cui quando Sherlock ha le sue discussioni con Miss Hudson e Watson (i quali si ritrovano spesso a doversi adattare agli atteggiamenti bizzarri e infantili dell'inquilino) oppure quando accadono degli inconvenienti nella troupe di Moriarty, che fanno sì che la trama abbia il dovuto alleggerimento per non appesantire troppo i lettori, dandogli il brivido del mistero e al tempo stesso del divertimento. I toni cupi si attenuano molto, dopo i primi due terzi della trama, che finisce per addolcirsi, diventando più solare e uscendo in parte dalla sua drammaticità originaria. Però nell'insieme gli eventi sono sempre avvincenti e pieni di azione e strategia fino alla fine.
Tenendo ancora in considerazione che stiamo parlando di uno shonen, non ci sono molti contrasti netti tra bianco e nero, anzi, si fa molto uso dei retini, i quali contribuiscono a dare sfumature alla trama e alla narrazione, facendo in modo che si percepisca l’atmosfera di mistero e l’oscurità della mente dei personaggi. Le scene d’azione hanno la giusta dinamicità, poiché vengono utilizzate le linee cinetiche in maniera eccelsa, sono presenti vignette diagonali e rappresentazioni in prospettiva.
Moriarty the patriot é un’opera unica, che possono apprezzare coloro che vogliono scoprire Sherlock Holmes, i quali vengoni invogliati a conoscere i romanzi originali e avvicinarsi al mondo della lettura dei grandi classici che hanno fatto la storia. La trama piena di intrighi, la grafica che mantiene un giusto equilibrio fra una bellezza vicina allo shojo e dei tratti più rozzi, la narrazione che tiene attaccati alle pagine e i personaggi favolosamente delineati sono tutti elementi che rendono nel loro insieme un ottimo manga, che vorrete leggere e rileggere. In parte può interessare anche gli appassionati di Conan Doyle, tenendo conto del fatto che sono posti davanti ad un'interpretazione diversa dei fatti, rispetto alle opere autentiche del maestro.

Liam... Viviamo!

Voto: 5/5



 

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