TITOLO: Rapito
GENERE: Drammatico, storico
PAESE DI PRODUZIONE: Italia, Francia, Germania
ANNO DI PRODUZIONE: 2023
CASA DI DISTRIBUZIONE: 01 Distribuiton
REGIA: Marco Bellocchio
CAST: Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, Enea Sala, Leonardo Maltese, Emma Bondioli, Andrea Gherpelli, Samuele Teneggi, Corrado Invernizzi, Filippo Timi, Fabrizio Gifuni, Aurora Camiti, Paolo Calabresi, Bruno Cariello, Renato Sarti, Fabrizio Contri, Federica Fracassi, Giustiniano Alpi, Marco Golinucci
DURATA: 135 minuti
TRAMA
1858. Rapito da casa all'età di sei anni dai soldati di papà Pio IX, il piccolo ebreo Edgardo Mortara viene educato alla fede cattolica nella Roma pontificia. I suoi genitori lottano per rivederlo, spalleggiati da un'opinione pubblica sempre più avversa e insofferente verso il potere temporale della Chiesa.
RECENSIONE
Carabiniere - Signor Mortara, suo figlio Edgardo è stato battezzato. Ho l'ordine di prenderlo.-Salomone - Cosa? - Marianna - In che senso? - Carabiniere - Devo portarlo via.
Probabilmente ha ragione chi dice che il vino più invecchia e più è buono. Sicuramente questo detto l'ha fatto proprio Marco Bellocchio che a 83 anni riesce ancora a realizzare un film interessante confermando che il suo cinema ha ancora qualcosa da dirci.
Dopo aver portato sul grande schermo lo scorso anno il rapimento Moro con il bellissimo Esterno notte, Bellocchio torna con un altro rapimento, quello del seienne ebreo Edgardo Mortara che viene battezzato in segreto senza informare la sua famiglia e poi sequestrato da papa Pio IX per essere educato al cattolicesimo. Rapito riporta alla ribalta una storia che ai suoi tempi fece un enorme scalpore in tutto il mondo. Bellocchio, attraverso il caso Mortara, analizza il dissidio che esiste tra il cattolicesimo e l'ebraismo tentando di essere il più storicamente oggettivo possibile ed evitando così di personalizzare la pellicola.
Vogliono portarcelo via.
Il film si nutre di un cast bellissimo. Superlativa è l'interpretazione di Paolo Pierobon, che anche solo con il suo sguardo riesce a rendere antipatico papa Pio IX. Bravissimi sono pure Fabrizio Gifuni, Filippo Timi, Fausto Russo Alesi e Barbara Ronchi, ma l'attore che più si nota è il piccolo Enea Sala, che interpreta Edgardo da bambino e che è la vera rivelazione del lungometraggio. In origine il progetto doveva essere diretto da Steven Spielberg, ma come ha ribadito lo stesso Bellocchio, probabilmente in lingua inglese il film avrebbe perso il suo reale senso.
Con Rapito Bellocchio dimostra che in Italia è possibile fare dei film coraggiosi che affrontino temi spinosi come quelli del caso Mortara e che non siano necessariamente in linea con le regole della Chiesa. Rapito è un lungometraggio che probabilmente farà a lungo dibattere e discutere, ma sicuramente è una pellicola da non perdere.
Suo figlio non è più ebreo signora. E' cristiano.
Voto: 4,5/5
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