martedì 30 maggio 2023

"La Sirenetta" (2023)

 


TITOLO: La Sirenetta

TITOLO ORIGINALE: The Little Mermaid

GENERE: Fantasy musicale sentimentale per famiglie

ANNO: 2023

REGIA: Rob Marshall

CAST: Halle Bailey, Jonah Hauer-King, Noma Dumezweni, Javier Bardem, Melissa McCarthy, Daveed Diggs, Awkwafina, Jacob Tremblay

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America

DURATA: 135 minuti

DISTRIBUZIONE: Walt Disney Studios Motion Pictures



TRAMA



Ariel, la figlia più giovane di Re Tritone e la più ribelle, desidera scoprire di più sul mondo al di là del mare e, mentre esplora la superficie, si innamora dell'affascinante principe Eric. Alle sirene è vietato interagire con gli umani ma Ariel deve seguire il suo cuore e stringe un patto con la malvagia strega del mare, Ursula, che le offre la possibilità di sperimentare la vita sulla terraferma, mettendo però in pericolo la sua vita e la corona di suo padre.



RECENSIONE



-Deve finire questa ossessione per gli umani!

-Vorrei solo saperne di più.



Sì è fatto attendere per anni, ha fatto parlare tanto di sé nel bene e nel male (non è mancata infatti una terrificante tempesta di cattiverie gratuite spesso a sfondo razzista), e finalmente al cinema è approdato il riadattamento in live action di uno dei miei classici Disney preferiti di sempre, quello di cui mi considero un po' figlia, visto che si tratta del primo film che i miei genitori hanno visto insieme. Ci troviamo in un regno sottomarino nel cuore del Mar dei Caraibi, dove Ariel, una sedicenne vivace e curiosa, trascorre le giornate esplorando i relitti di navi affondate in cerca del mondo degli umani, al quale sogna da sempre di appartenere. La sera in cui si celebra la Luna di Corallo, vedendo le luci dei fuochi artificiali, decide di infrangere ogni divieto e di avventurarsi per la prima volta in superficie, dove si imbatte nell'impavido e gentile principe Eric, che poco dopo salva da un naufragio e del quale ruba il cuore, innamorandosene a sua volta. Quando però suo padre Re Tritone le proibisce di rivederlo e le distrugge tutti i tesori che ha raccolto negli anni, Ariel non ha altra scelta che rivolgersi a sua zia Ursula, la perfida Strega del Mare, la sola in grado di darle gambe umane e realizzare i suoi due grandi sogni. Ma la magia ha sempre un prezzo terribile.

Sono corsa al cinema il giorno stesso dell'uscita con grandi aspettative, e sono felice di poter affermare che La Sirenetta non è stato affatto scalfito dalle polemiche, dall'odio e dai pregiudizi che lo hanno tormentato per anni. Al contrario, si è rivelato un film bellissimo ed emozionante, degno di salire sull'Olimpo dei riadattamenti in live action migliori di sempre insieme a Cenerentola, La Bella e la Bestia e Aladdin. Rob Marshall ha fatto un ottimo lavoro nel creare un perfetto equilibrio tra nostalgia e innovazione, e ho molto apprezzato il fatto che abbia voluto conferire un tocco caraibico più accentuato e che abbia dato vita a un mondo sottomarino in cui si alternano sequenze piene di colore e vivacità e altre più cupe, buie e minacciose. Uno dei maggiori punti di forza è costituito senza dubbio dall'ottimo cast. Halle Bailey, la protagonista tanto vessata e insultata gratuitamente fin dall'annuncio del suo casting nel 2019, è stata a dir poco meravigliosa: in lei ho ritrovato tutta la curiosità e il desiderio di esplorare di Ariel, alla quale ha dato anche un tono più maturo, nonché una grande espressività, il che è un aspetto molto importante visto che nella seconda parte del film è muta a causa dell'incantesimo. La cantante Yana C, che la doppia in italiano nei brani (mentre i dialoghi sono doppiati dalla brava Sara Labidi) ha avuto la grande responsabilità di reggere il confronto con la sua splendida voce da Broadway, e devo dire che c'è riuscita alla grande. Bravo Jonah Hauer-King, che ha saputo rendere al meglio la gentilezza e il coraggio del principe Eric, mentre divina è stata Melissa McCarthy, che ha incarnato alla perfezione l'iconicità e la perfidia di Ursula prendendo ispirazione dalle drag queen (d'altronde, il personaggio è stato basato sulla leggendaria Divine). La cosa divertente è che a doppiarlo in italiano è la bravissima Simona Patitucci, alias la doppiatrice di Ariel nel classico d'animazione, il che rappresenta una sorta di chiusura del cerchio. Sempre restando in ambito doppiaggio, anche con i personaggi animali (creati con una CGI tutto sommato niente male e decisamente migliore rispetto a quella usata per la povera Cleo nel live action di Pinocchio) è stato fatto un bel lavoro. In particolare, Alessia Amendola ha dato vita a una Scuttle esilarante e simpaticissima (in questa versione è diventata una femmina di sula in modo che potesse essere coinvolta anche nelle scene sott'acqua), e Mahmood si è rivelato un fantastico, tenero e divertente Sebastian, sia nelle parti cantate (cosa di cui non avevo alcun dubbio) sia nei dialoghi, magari un po' impacciati all'inizio ma poi davvero ben riusciti.






-Tu sei una sirena, lui è un umano.

-Questo non ne fa un nemico.



Il film, oltre a mostrare una grande fedeltà al classico d'animazione, contiene diverse novità e qualche cambiamento. Le tre nuove canzoni scritte da Lin-Manuel Miranda (che sostituiscono Le figlie di Tritone e Les poissons) sono molto carine, il nuovo aspetto delle sorelle di Ariel, basato su ciascuno dei sette mari, è davvero fantastico, ma ciò che ho apprezzato di più è l'approfondimento del background del principe Eric e soprattutto la sua storia d'amore con Ariel, che qui viene maggiormente sviluppata ed è di una dolcezza disarmante (spero tanto che Halle Bailey e Jonah Hauer-King facciano altri film insieme perché hanno davvero una bella chimica). Certo, non è un film privo di difetti (il combattimento finale contro Ursula non mi ha fatta impazzire e in alcuni momenti delle canzoni "classiche" labiale e parole appaiono un po' fuori sincrono, visto che gli adattamenti sono stati lasciati praticamente intatti), ma ciò non toglie che sia splendido e commovente, perché oltre a far sognare e a esaltare l'amore e la diversità ci invita ad andare oltre qualsiasi pregiudizio (cosa che chiunque abbia fatto polemica senza neppure provare a dare una possibilità al film dovrebbe ricordare) e a compiere quei gesti sottili che possono cambiare il mondo in meglio.

Se amate la storia di Ariel o volete rivalutarla, non potete proprio lasciarvi sfuggire il live action de La Sirenetta. Vi consiglio però di portarvi appresso un pacchetto di fazzoletti, perché come è partito il tema musicale di Parte del tuo mondo nelle prime scene mi sono venuti i lacrimoni, e da lì è stato tutto un crescendo di emozioni fino alla fine.



I giovani devono essere lasciati liberi di scegliere il proprio avvenire.



VOTO: 4,5/5















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