martedì 2 maggio 2023

L'uomo che disegnò dio

 

  

TITOLO: L'uomo che disegnò Dio

ANNO DI PRODUZIONE: 2022

GENERE: Drammatico

CASA DI DISTRIBUZIONE: L'Altrofilm, Rai Cinema

PAESE DI PRODUZIONE: Italia, Usa, Russia

REGIA: Franco Nero

CAST: Franco Nero, Kevin Spacey, Faye Dunaway, Robert Davi, Stefania Rocca, Savino Genovese, Massimo Ranieri, Alessia Alciati, Diana Dall'Erba, Simona Nasi, Emanuela Petroni, Shannon Lear, Isabel Ciammaglichella, Sofia Nistratova, Fernanda Maffè, Gabriele Barbone, Andrea Cocco, Vittorio Boscolo, Sophie D'ambra, Marco Deambrogio

DURATA: 110 minuti


TRAMA

L'anziano Emanuele, cieco fin da ragazzo, ha una dote unica: riesce a ritrarre le persone solamente ascoltando la loro voce. Insegna ritrattistica a carboncino in una scuola serale, ma non ama la compagnia altrui, se non quella di Pola, la sua assistente sociale. La sua vita solitaria viene stravolta quando due immigrate africane si trasferiscono in casa sua e in cambio gli gestiscono le faccende domestiche, riuscendo pian piano a fare breccia nel suo cinismo. Nel frattempo, un video di Emanuele all'opera con uno dei suoi disegni diventa virale e in breve tempo lui viene arruolato da uno show televisivo che tenta di sfruttarne la popolarità.

RECENSIONE

 Mr. Seconda vista, per tutti soltanto Emanuele.

Era dal 2017 che non si vedeva Kevin Spacey recitare sul grande schermo dopo le accuse di molestie sessuali che gli sono state rivolte e dalle quali è stato quasi totalmente assolto. Nonostante la contentezza di tutti gli ammiratori di Spacey va però detto che il secondo film da regista di Franco Nero è in gran parte un'occasione sprecata, in quanto Nero decide di basarsi troppo sull'attualità ma in maniera sommaria e ripetitiva e così si perde gran parte del senso ipotetico della pellicola.

Non casualmente nel film Spacey interpreta uno spietato commissario di polizia che però ha una parte troppo marginale e non si coglie la reale motivazione della presenza di questo personaggio, ovvero una critica all'insensato politicamente corretto che sta sempre di più dominando la nostra società. Un personaggio di questo genere, che proprio perché interpretato da un attore del calibro di Kevin Spacey, avrebbe meritato un approfondimento maggiore, ha invece perfino meno battute del personaggio secondario di Faye Dunaway.  La presenza scenica di Franco Nero è abbastanza efficace, anche se la sua interpretazione non è priva di retorica.

  

Iaia - Tu sapresti fare pure il ritratto di Dio? Emanuele - Dovrei sentire prima la sua voce.

Il film, in gran parte girato a Torino, presenta alcuni brevi siparietti divertenti, come quello dove si vede Massimo Ranieri che interpreta un falso cieco che tenta di rubare dei soldi a Emanuele, il protagonista del lungometraggio, e alla sua amica Iaia per comprarsi degli alcolici. 

La curiosità che era nata intorno a L'uomo che disegnò Dio era suscitata dal ritorno di Kevin Spacey sulle scene dopo tanto tempo. Le buone intenzioni della regia non raggiungono gli ambiziosi obiettivi e proprio la troppo breve ma magnetica interpretazione del ritrovato attore americano rimane come motivazione principale per la visione del film.

Ho pensato che anche io ero solo prima di incontrare te e mamma.

Voto: 2,5/5




 

 


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