sabato 13 agosto 2022

Sirius the jaeger


TITOLO: Sirius the jaeger

TITOLO ORIGINALE: Shiriusu Shiriusu za Yēgā

TITOLO IN KANJI: 天狼 Sirius the jaeger

CATEGORIA: Shounen

GENERE: avventura, azione, horror

ANNO: 2018

REGIA: Masahiro Andou

PAESE: Giappone

DURATA: 12 episodi

PRODUZIONE: Infinite

DISPONIBILITA': Netflix

TRAMA

Tokyo, anno 1930. Nella capitale imperiale giunge un insolito gruppo munito di strumenti musicali: sono gli Jaegers, i cacciatori di vampiri. Tra loro c'è anche Yuliy, un licantropo il cui villaggio è stato distrutto anni prima da un assalto dei vampiri. I Jaegers sono stati chiamati per dare man forte alla polizia, che non è in grado di arginare la scia di morte lasciata dai famosi succhiasangue. Tra i vampiri e i cacciatori inizia così una feroce battaglia per il possesso di un misterioso artefatto sacro, noto come "L'arca di Sirius"...

RECENSIONE

Adesso che l'Arca di Sirius,
che la tribù deve proteggere,
è sparita, forse il nostro destino
è quello di estinguerci in un
periodo di tempo davvero breve.

Sin dai tempi remoti esistono i vampiri e, oltre a loro, esseri umani che li combattono e che ora, negli anni '30 del XX secolo, fanno parte di una congrega nominata V-Shipping e vengono chiamati Jaeger. Una squadra di questa congrega giunge in Giappone per svolgere delle indagini e fra di essi c'è Yuliy, l'ultimo sopravvissuto di una tribù chiamata Sirius, che ha votato la sua vita all'eliminazione dei vampiri, che hanno sterminato la sua gente. I casi in cui la V-Shipping indaga portano a scoprire che i casi di omicidio ad opera dei vampiri sembrano essere collegati con la storia dei Sirius e dell'artefatto che questi ultimi hanno per secoli gelosamente custodito.

Le premesse sono senza dubbio buone, ma gli sviluppi non sono molto convincenti. L'interesse dello spettatore viene catturato ma non lo soddisfa appieno. La serie tenta di darci qualcosa di originale, ma tutti gli elementi che la compongono risultano spesso forzati e non vengono approfonditi. Anche nei personaggi non c'è molto approfondimento, o se c'è viene preso in considerazione solo quello dei personaggi principali, mentre gli altri finiscono col fare solo da contorno. Le emozioni non sono nemmeno molto forti e non coinvolgono. La grafica e l'animazione sono a dei buoni livelli e c'è una maggiore accuratezza dei movimenti, in più il tradizionale si combina con la CGI, eccezionali i combattimenti, che sono entusiasmanti e coreografici. Però questo non compensa le lacune dello sviluppo della trama e dei personaggi. Gli eventi sono molto incentrati su Yuliy e lasciano poco spazio alla descrizione dei suoi compagni d'avventura e dei villain che vengono tuttavia presentati bene nel loro character design, nella loro personalità e nelle loro abilità. I personaggi meglio riusciti sono Yuliy e Mikhail. Essi sono i più studiati e i più carismatici, tra tutti i personaggi. Yuliy ha i tratti tipici del protagonista: ha un animo gentile ed è giustiziere, ma nello stesso tempo è freddo e affascinante, e ciò, insieme alla sua storia, lo rende fantastico al pari di Mikhail, il fratello cattivo.
Sembra, inoltre, che tutta la serie, nel suo insieme, abbia dato troppa importanza esclusivamente ai due personaggi principali, sopraccitati, e che tutto il resto sia semplicememte buttato giù giusto per dire che c'è, come la stessa Ryoko. L'obbiettivo della storia, che è quello di trovare l'Arca dei Sirius, perde anch'essa la propria centralità e gli eventi che dovrebbero ruotare attorno a essa, coinvolgendo i personaggi, non vengono molto sentiti anche nella grandezza a cui dovrebbero giungere verso la fine, perché la missione del protagonista si trasforma in un'impresa per salvare il mondo, ma non si avverte la pesantezza di un tale fardello di cui egli si fa carico.


Gli occhi di un vendicatore
sono ricolmi di rabbia, odio,
dolore, tristezza e disperazione.
I tuoi invece sono quelli di
un bambino viziato.

È interessante ciò che riguarda gli eventi legati ai Sirius, una gente che vive in un contesto tribalesco, però non viene spiegato come molto come tale contesto sia legato ai vampiri, che vengono presentati con le caratteristiche tipiche del folklore di un contesto diverso. Non c'è molta concatenazione fra i diversi contesti che sono coinvolti, che sono, da un lato, quello orientale, con l'ambientazione giapponese e i Sirius che ricordano molto i mongoli, dall'altro c'è quello inglese di Londra, sede della V-Shipping. Manca, inoltre, un approfondimento della realtà del mondo dei vampiri, e viene dato poco spazio alle ragioni che spingono i villain ad agire. Più avanti vanno gli episodi, più i personaggi secondari e i cattivi perdono la loro importanza per dare maggiore spazio a ciò che riguarda il protagonista, e gli altri attori non giocano un ruolo di grande rilievo. Il personaggio meno importante in assoluto è Ryoko, che rappresenta la tipica ragazza sciocca e ingenua che s'innamora del ragazzo duro e introverso, ma lei più di questo non fa. Molti aspetti in questa serie vengono dati per scontati, e questo priva l'opera della possibilità di giungere ad un livello di originalità, oltre al fatto che gli stessi elementi che ha in suo possesso sono molto stereotipizzati senza far sì che abbiano degli sviluppi che li portino ad avere degli aspetti unici nel loro genere.
Malgrado tutte queste mancanze, la serie è interessante. Se solo fosse stato possibile aumentarne la durata oltre i dodici episodi, avrebbe potuto esserci più spazio per altri importanti sviluppi, in modo che la storia avesse una descrizione a tutto tondo.

Mamma mi ha detto "Soppravvivi!"
Ora so che significa.

Voto: 3/5



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