giovedì 16 giugno 2022

"Il Principe e la Sarta", di Jen Wang

 


TITOLO: Il Principe e la Sarta

TITOLO ORIGINALE: The Prince and the Dressmaker

AUTORE: Jen Wang

CASA EDITRICE: Bao Publishing

GENERE: Graphic novel fiabesco young adult con elementi queer

PAGINE: 296

DATA DI PUBBLICAZIONE: 6 giugno 2019

PREZZO EBOOK: € 10,99

PREZZO CARTACEO: € 21,00



TRAMA



Un principe con un segreto, un'umile sarta con un grande sogno. Una storia che parla di come si capisce e si accetta chi si è veramente, anche quando gli altri potrebbero giudicarti male. Perché a volte tutto il coraggio che ti serve è nello sguardo di qualcuno che ti vede per come veramente sei.



RECENSIONE



-Perché indossi abiti da donna?

-Non lo so. Ogni tanto mi guardo nello specchio e penso: "Eccomi, sono il Principe Sebastian! Indosso vestiti da maschio e sembro mio padre." Altre volte non mi sento a mio agio. In quei giorni mi sento come se fossi... una principessa.



Come potete vedere quest'anno sto dedicando molto spazio ai graphic novel, e per oggi ne ho scelto uno che affronta una tematica molto interessante in un contesto fiabesco. Ci troviamo a Parigi, all'inizio del XX secolo. L'adolescente Frances è una cucitrice di bassa manovalanza che sogna di diventare una grande stilista. Dopo essere stata rimproverata dal suo capo per aver creato un abito scioccante, viene assunta da un cliente misterioso che la riceve col volto coperto. A causa di un buffo incidente la ragazza scopre quasi subito la verità: il cliente è il sedicenne Sebastian, principe ereditario del Belgio, venuto a Parigi per trovare una moglie seguendo il volere dei genitori. All'insaputa di tutti ama indossare abiti femminili, e desidera che Frances realizzi per lui una collezione speciale. La ragazza acconsente, e tra i due si instaura un bel rapporto professionale e soprattutto una grande amicizia destinata a trasformarli da bruchi in farfalle e forse a diventare qualcosa di più. Ma la strada verso la felicità non è facile.

Il Principe e la Sarta è un graphic novel delizioso che si legge tutto d'un fiato, una fiaba audace, tenera e leggera che pur essendo ambientata nel passato affronta tematiche più attuali che mai. L'autrice ha creato una storia che grida tenerezza da tutti i pori, non solo attraverso la trama mai banale, ma anche e soprattutto attraverso le immagini, uno dei motivi principali che mi hanno spinta alla lettura. Sono caratterizzate da linee morbide e da tinte pastello che nei momenti più iconici tendono al fluo, i personaggi hanno occhi grandi che lasciano trasparire una vasta gamma di emozioni, e l'elemento più affascinante è costituito dai meravigliosi abiti di Frances, sgargianti e curati nei minimi dettagli al punto che sembrano quasi prendere vita sotto il tuo sguardo. Molto bella è anche la caratterizzazione dei personaggi, specialmente per quanto riguarda i due protagonisti, due anime alla deriva alla ricerca del proprio posto nel mondo che si ritrovano, due giovani in lotta con una società che cerca di decidere per loro cos'è accettabile. Frances cerca la libertà creando abiti bellissimi che abbattano ogni stereotipo e si facciano ricordare, mentre Sebastian, convinto di non meritare la corona che porta e timoroso di deludere i suoi genitori, si sente molto più coraggioso, libero e sicuro quando diventa Lady Crystallia, al punto che se volesse potrebbe guidare un'intera nazione in battaglia. Il legame che li unisce è bellissimo, e sono sicura che molte persone potranno facilmente immedesimarsi in loro.







È la prima volta che mi sono sentito meritevole di qualcosa.



Uno degli aspetti più positivi di questo graphic novel è senza dubbio la delicatezza con cui vengono affrontati i temi della scoperta di sé, della libertà, del crossdressing e dell'espressione di genere: Sebastian, stando alle parole dell'autrice, è una persona che si dentifica con diverse espressioni di genere e si sente a suo agio ad alternarsi tra il maschile e il femminile. Per lei il termine che più lo identifica è genderqueer, ma è anche molto aperta nei confronti delle interpretazioni dei lettori, e lo stesso discorso vale per l'orientamento sessuale di Frances. 

Gli unici difetti che ho riscontrato sono il finale troppo sbrigativo e l'utilizzo di alcuni anglicismi ed espressioni contemporanee che stonano un po' con l'ambientazione, ma questo non cambia il fatto che Il Principe e la Sarta sia una fiaba degna di essere letta, capace di farti sfilare con orgoglio tra abiti scintillanti, farti versare qualche lacrimuccia (attenzione, sono presenti episodi di outing e transfobia),  e anche farti sorridere felice, incoraggiandoti ad amare la persona che sei e a gridarlo a gran voce, senza vergogna, perché ci sarà sempre qualcuno che ti ama. Non vedo l'ora che arrivi l'adattamento cinematografico, realizzato in chiave musical: ad occuparsene saranno la drammaturga Amy Herzog e la compositrice Kristen-Anderson Lopez, e considerando che quest'ultima è praticamente la mamma di Let it go, senza dubbio ci aspettano grandi cose.



Andrà tutto bene. Perché ci sarà sempre qualcuno che lo ama.



VOTO: 4,5/5

















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