TITOLO: Il libraio di Venezia
AUTORE: Giovanni Montanaro
CASA EDITRICE: Feltrinelli
GENERE: Narrativa contemporanea
PAGINE: 144
DATA DI PUBBLICAZIONE: 12 novembre 2020
PREZZO EBOOK: € 6,99
PREZZO CARTACEO: € 11,40
TRAMA
In campo San Giacomo, a Venezia, c'è la Moby Dick, una libreria di quelle "che ti sorprende che esistano ancora, anche se ci sono in ogni città, tenaci come guerrigliere, eleganti come principesse". Il suo libraio si chiama Vittorio, ha passato i quarant'anni, vive per i suoi libri, combatte per continuare a venderli. Un giorno incontra Sofia, gli occhi chiari e le risposte svelte, che prende l'abitudine di andare a trovarlo. Il 12 novembre 2019, però, 187 centimetri di acqua alta eccezionale inondano le case, i negozi, sommergono gli scaffali di Vittorio. Le pagine annegano, e "campo San Giacomo è pieno di libri perduti, e pare che tutto sia perduto".
RECENSIONE
A Venezia, all'angolo tra campo San Giacomo e calle del Tentor, c'è una piccola libreria, di quelle che ti sorprende che esistano ancora, nonostante tutto quello che succede. Eppure, ce ne sono così in ogni città, tenaci come guerrigliere, eleganti come principesse. Sembrano tutte simili, ma quando si entra non ce n'è una uguale all'altro.
Ho ricevuto questo libro in regalo per Pasqua, e fin da subito mi ha incuriosita per via della bella copertina, dell'ambientazione e del fatto che è ispirato a eventi realmente accaduti, raccontati da uno scrittore che li ha vissuti in prima persona. Ambientato nel novembre del 2019, narra la storia del quarantenne Vittorio, il proprietario della deliziosa libreria Moby Dick di campo San Giacomo. Vive una vita come tante, tra le chiacchiere con i clienti abituali, i costi d'affitto che aumentano sempre di più e l'amore segreto per Sofia, una studentessa ventenne che viene a trovarlo in negozio quasi tutte le sere. Tutto cambia nel terribile 12 novembre, quando un'inondazione di eccezionale intensità irrompe nelle case e nei negozi, devastando anche gli scaffali della piccola libreria. Per Vittorio e per tutti i veneziani è un duro colpo, e insieme dovranno trovare un modo per rialzarsi più forti di prima.
Devo riferire con molto rammarico che purtroppo Il libraio di Venezia non ha soddisfatto le mie aspettative. Lo spunto di partenza era di grande potenziale, ed effettivamente la parte dedicata all'inondazione è stata resa piuttosto bene su carta. Essendo un' opera di narrativa e non di cronaca, ritengo che alla forza dei fatti reali si sarebbe dovuta accompagnare una forza altrettanto grande nella parte fiction, ma sfortunatamente così non è stato. L'unico personaggio con cui sono riuscita a entrare abbastanza in sintonia è il protagonista, mentre tutti gli altri sono stati semplicemente abbozzati e in alcuni casi resi addirittura antipatici. Un esempio lampante è la signora che racconta la vicenda, la quale in alcuni punti risulta anche divertente, ma per gran parte del tempo fa ricorso a fin troppi luoghi comuni.
Inoltre la parte romantica non è riuscita a convincermi, e per quanto dolce, ho trovato il finale un tantino frettoloso. È un vero peccato che sia andata così, perché credo che si potesse davvero fare di più.
Per la prima volta Vittorio pensa che quei libri non sono morti, anche se sono ammaccati, anche se non sono più perfetti- come capita agli uomini, di ammaccarsi, ma poi di restare vivi.
Nonostante tutto, non mi sento di dare un giudizio del tutto negativo a questo libro per tre motivi. Primo, tra le righe si evince il profondo amore che l'autore nutre per la sua bellissima città, nel bene e nel male. Secondo, mi ha molto colpito il messaggio che vuole trasmettere: la solidarietà è il sistema più efficace per reagire a tutte le improvvise e tragiche emergenze e vivere una rinascita, seppur faticosa. Terzo, a questo libro hanno preso parte anche ventidue librai veneziani con la presentazione di ciascuna libreria, il tutto corredato da una mappa con la quale si può andare a cercarle. Insomma, sebbene la storia non mi abbia convinta, penso che questa guida sia una vera chicca, e non appena si potrà ricominciare a viaggiare sono certa che ne farò tesoro.
Venezia è tornata splendida. Venezia è sempre splendida, con tutti i suoi problemi, gli acciacchi, con tutta la gente che non la capisce. In questi giorni dolorosi, per altro, lo è stata ancora di più, in un modo diverso.
VOTO: 2,5/5
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