giovedì 1 aprile 2021

"QUELLO CHE TU NON VEDI", di Julia Walton

 


TITOLO: Quello che tu non vedi

TITOLO ORIGINALE: Words on Bathroom Walls

AUTORE: Julia Walton

CASA EDITRICE: Sperling & Kupfer

GENERE: Young adult con romance FM

PAGINE: 304

DATA DI PUBBLICAZIONE: 9 marzo 2021

PREZZO EBOOK: € 9,99

PREZZO CARTACEO: € 16,90


TRAMA


 All'apparenza, Adam è un adolescente come tanti, con la scuola, qualche amico e la passione per la cucina. In verità, si porta appresso un enorme fardello: è affetto da schizofrenia, un disturbo mentale che gli provoca allucinazioni molto vivide sotto forma di personaggi insoliti e ingombranti che si presentano da lui quando meno se l'aspetta e nei momenti meno opportuni. Tuttavia, grazie a un farmaco sperimentale, gli si prospetta all'improvviso la possibilità di nascondere la malattia al mondo. Nell'istante in cui conosce Maya, intelligentissima e meravigliosa, Adam spera con tutto il cuore che la cura funzioni e non desidera altro che essere normale, per lei. Quando, però, la terapia comincerà a non avere più l'effetto sperato, come potrà mantenere il segreto sulla sua condizione con la ragazza dei suoi sogni?


RECENSIONE


La faccenda del vedere e sentire cose che gli altri non vedono e non sentono sembra uscire direttamente da Harry Potter. Come nella Camera dei segreti, quando Harry sente le voci attraverso i muri. A Harry però è andata bene. Nessuno lo ha mandato in terapia o ha tentato di imbottirlo di pillole: semplicemente, è andato a vivere in un mondo dove quello che credeva di vedere e di sentire si è rivelato reale. Fortunato bastardo.


Dopo il grande successo ottenuto negli Stati Uniti, finalmente anche in Italia è arrivato il romanzo dal quale è stato tratto il film omonimo disponibile su Amazon Prime Video. Scritto in forma di diario a beneficio di uno psicoterapeuta, segue le avventure di Adam, un adolescente affetto da schizofrenia che, a seguito di un incidente, viene iscritto dalla madre e dal patrigno al liceo cattolico Saint Agatha. Oltre ad attirarsi l'antipatia di un bullo e a trovare un nuovo amico, conosce Maya, una ragazza intelligente e determinata che finisce per conquistare il suo cuore. Desideroso di avere una vita per quanto possibile normale, decide di nascondere a tutti la sua malattia, ma quando la  tragedia si consuma in una scuola del Connecticut e il farmaco sperimentale che sta assumendo smette di funzionare, le cose si complicano.

Quello che tu non vedi è un romanzo toccante e coraggioso che affronta, con delicatezza e ironia, una tematica fondamentale di cui si parla ancora troppo poco. Adam, con la sua irriverenza e le sue fragilità, è un personaggio autentico in cui tantissimi giovani possono rispecchiarsi, ritrovandosi a percorrere insieme a lui un percorso di accettazione e rinascita. Inoltre la schizofrenia viene trattata con molta schiettezza, attraverso la descrizione delle allucinazioni visive e uditive e degli effetti collaterali dei farmaci. C'è tutto, nero su bianco, ma senza pedanteria, e il messaggio che l'autrice vuole trasmettere è pieno di speranza.



È bello sentirsi dire 'ti amo' da qualcuno che non è obbligato a starti accanto.

 Il rischio di cadere nei cliché strappalacrime tipici del filone sick lit era molto alto, ma Julia Walton ha saputo delineatre una storia d'amore semplice e deliziosa che non si pone come soluzione a tutti i problemi e non è preponderante nella narrazione. L'aspetto più importante infatti è la convivenza di Adam con la sua malattia, fatta di terapie (nei confronti delle quali tuttavia si mostra ostile per gran parte del romanzo), di difficoltà nel rapporto con i suoi cari, di paure, di paranoie e dei pregiudizi degli altri, dovuti alla scarsa informazione e ai terribili episodi di cronaca come il massacro della Sandy Hook Elementary School, il cui autore era affetto da schizofrenia. Per questa ragione, ritengo che il titolo italiano non renda giustizia al libro: lo sminuisce, facendolo passare per una mera storia d'amore adolescenziale quando in realtà è molto di più.

In ogni caso, vale la pena leggerlo, così come vale la pena vedere la sua trasposizione cinematografica (che ho preferito, per ragioni che spiegherò la prossima settimana), perché trasmette un messaggio che mi sta molto a cuore: quando si ha un disagio, un disturbo o una malattia mentale non bisogna mai aver paura di chiedere aiuto. Nessuno è solo.


Non ho più motivo di combattere con lei. Non devo fingere di non aver bisogno della terapia o di essere senza speranza.


VOTO: 4/5






 



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