TITOLO: Resistenza
SAGA: Per Damiano #2
AUTRICE: Ju Maybe
CASA EDITRICE: Autopubblicato (ora non disponibile)
GENERE: Romanzo distopico con romance MM
PAGINE: 596
DATA DI PUBBLICAZIONE: 5 marzo 2024
TRAMA
Metà 2084, e la nostra società sta ancora andando a rotoli. Il cappio si stringe sul collo della comunità Queer, donne e neri, e nessuno è in grado di opporre resistenza, neppure la Resistenza stessa. Damiano Domini potrebbe. Il vessillo del Patriarcato, il figlio maschio, bianco, sano erede della dinastia dittatoriale che esercita il più grande abuso di potere di tutti i tempi con il benestare del Decreto 21 è però travolto e accecato da un amore mai provato in vita sua, confuso tra quello che ha dentro e quello che è fuori. Massimo Kurah è il suo faro nel buio, la sua guida. E seppure lui stesso sia vittima della società tossica in cui sono cresciuti, con i suoi segreti e i suoi disagi, conosce la direzione verso l’umanità, e soprattutto è consapevole dell’amore che prova.
RECENSIONE
Non conosci la fiaba dell'incendio nel bosco? In che modo ti hanno cresciuto, grande Domini, se nessuno ti ha mai raccontato una favola?
Dopo tanti mesi di attesa finalmente ho avuto la possibilità di leggere il nuovo capitolo delle avventure di Damiano e Massimo, che è stato meritatamente primo in classifica su Amazon. Avevamo lasciato i due protagonisti divisi da un enorme evento traumatico. Li ritroviamo ora pochi giorni dopo quell'episodio, con un Damiano consapevole di avere metà dei soldati di Corpo dalla sua parte e di essere ormai innamorato di Massimo, che sembra non volerlo mai più vedere e si sente solo. Con un po' di pazienza e insistenza, i due riescono a chiarirsi riprendendo da dove si erano interrotti e insieme iniziano a elaborare una strategia in grado di avviare un cambiamento positivo per la società. Tuttavia, i segreti di Massimo e le pressioni di Damiano rischiano di rovinare tutto, e nuove minacce si profilano all'orizzonte.
Col cuore ancora gonfio e le lacrime agli occhi, sono lieta di poter affermare che, se il suo predecessore non mi ha lasciato un attimo di respiro, Resistenza non è stato da meno e si è rivelato un romanzo meraviglioso che, vuoi per la trama, le circostanze e i parallelismi preoccupanti con quanto sta accadendo nella nostra società sessant'anni prima del tempo, è dotato della capacità di devastare l'anima e ricomporla in un circolo senza fine. L'autrice, alla quale desidero mandare un abbraccio fortissimo, ha arricchito questo mondo distopico con tanta maestria, rendendo la storia ancora più bella, intrigante e pregna di una suspense che non cessa mai di tenerti col fiato sospeso. È riuscita a prendere il mio cuore tra le mani, tenendolo in un equilibrio costante tra il desiderio di divorare un capitolo dietro l'altro e la paura e il dolore al pensiero di dover concludere e di conseguenza lasciar andare questi personaggi meravigliosamente umani e straordinari, nei confronti dei quali il mio amore è aumentato a dismisura, sia per quanto riguarda i secondari come Lorella, Serena e Midea, sia per quanto riguarda i principali. Alla fine del primo romanzo avevo decretato come mio personaggio preferito Massimo, che qui ritroviamo animato dal sogno di cambiare il mondo in meglio e dai suoi sentimenti per Damiano, ma spesso frenato dalla paura di essere se stesso fino in fondo e dal peso opprimente dei segreti. Tuttavia, alla luce di questo secondo romanzo, devo dire che la mia preferenza è passata a Damiano, la cui evoluzione, oltre che credibile, è davvero impressionante: sta abbattendo a poco a poco tutte le convenzioni dettategli dal patriarcato, e comincia ad abbassare sempre più spesso il suo lato più vero, buono e vulnerabile. Certo, ci sono stati ancora dei momenti in cui avrei voluto prenderlo a calci, ma è stato meraviglioso vedere un uomo di questo genere cambiare così tanto per amore, e non ho potuto fare a meno di amarlo sempre più, pagina dopo pagina. Quanto alla storia d'amore tra lui e Massimo, beh, è inutile negarlo: prendete il livello di pena e occhi a cuore che mi ha suscitato il primo capitolo, moltiplicatelo per due e avrete un'idea più o meno accurata della situazione.
-Voglio stare tutta la vita con te. Tu vuoi?
-Certo che voglio. È una domanda stupida. Noi staremo assieme per sempre.
Se dovessi scegliere due parole per descrivere questo romanzo, quelle parole sarebbero intensità e necessità. Intensità per via del crescendo di emozioni che mi ha fatto provare dall'inizio alla fine: paura per la realtà descritta, purtroppo non molto lontana dalla nostra a causa dei segnali sempre più preoccupanti, dolore per le brutture che capitano ai personaggi (specialmente verso la fine, dove ho pianto anche l'acqua del battesimo), gioia e commozione per la bellezza di quell'amore che, come canta Michele Bravi, può davvero salvare dalla ferita del mondo. E necessità, perché appartiene a buon diritto alla categoria delle grandi storie che meritano di essere protette e raccontate, sfidando la paura, l'odio e l'invidia. Resistenza è un grido di battaglia per tutte le persone che continuano a lottare per far sì che le cose possano cambiare in meglio. È una carezza all'anima e un pugno nello stomaco, una dolce dedica ai libri queer più amati e alle persone che li hanno scritti. È un viaggio emozionante, un canto d'amore, quell'amore più forte di qualsiasi altra cosa. È vita.
Resistenza è un libro magnifico, e Damiano e Massimo mi resteranno sempre nel cuore, qualunque cosa accada. Io credo in loro, credo in Ju, e nonostante questo tempo incerto, nonostante le avversità, nutro la speranza che alla fine la luce trionferà. Come scritto nel commiato, siamo Resistenza e saremo Rivoluzione. Io ci credo.
-Ce la farete. Tu e Damiano. A sistemare tutto. Non siete soli.
-Perché lo dici, perché...
-Perché assieme siete bellissimi. Ed è la bellezza che salverà il mondo. Di fronte alla bruttezza ci si volta dall'altra parte, ma la bellezza abbaglia ed è impossibile non vederla.
VOTO: 5/5
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