TITOLO: Siccità
ANNO DI PRODUZIONE: 2022
PAESE DI PRODUZIONE: Italia
CASA DI DISTRIBUZIONE: Vision Distribution
REGIA: Paolo Virzì
CAST: Silvio Orlando, Valerio Mastandrea, Claudia Pandolfi, Tommaso Ragno, Monica Bellucci, Max Tortora, Elena Lietti,Vinicio Marchioni, Diego Ribon, Emanuela Fanelli, Gabriel Montesi, Sara Serraiocco, Emma Fasano, Emanuele Maria Di Stefano, Maliche Chissè, Paola Tiziana Cruciani, Gianni Di Gregorio, Andrea Renzi,Giovanni Franzoni, Federico D'Ovidio, Lorenzo Gioielli, Sara Lazzaro, Edoardo Purgatori, Federico Maria Sardelli
DURATA: 124 Minuti
TRAMA
A Roma non piove da più da tre anni e la mancanza d'acqua stravolge le vite e le abitudini dei cittadini. Nella città che muore di sete e di divieti, si muove un coro di personaggi, giovani e vecchi, emarginati e di successo, vittime e approfittatori. Le loro esistenze sono unite da un unico disegno, mentre ognuno di loro cerca la propria redenzione.
RECENSIONE
Giorno 367 della crisi idrica a Roma.
Già dal titolo Siccità si può capire che il nuovo film di Paolo Virzì si ispira alla nostra contemporaneità e oltre a non esserci più acqua, nella Roma descritta da Virzì c'è anche una pandemia. Siccità è una pellicola corale nella quale le vite di persone completamente opposte si uniscono tra di loro in modi differenti.
Il film è sceneggiato dallo stesso Virzì oltre che dallo scrittore, premio Strega per La solitudine dei numeri primi, Paolo Giordano, la sceneggiatrice e regista Francesca Archibugi e lo sceneggiatore Francesco Piccolo. Con Siccità Virzì abbandona la solita narrazione buonista attraverso la quale abitualmente racconta i suoi personaggi e sceglie uno stile più cinico e spietato. La coralità presente nel film funziona in parte sì e in parte no. Le storie più convincenti sono quelle con protagonisti Valerio Mastandrea, Silvio Orlando, Max Tortora e Tommaso Ragno, soprattutto la parte con Tommaso Ragno che interpreta un uomo di mezza età che fa l'influencer sui social e che è un tipico prodotto dei nostri tempi. Mentre invece convince meno la parte con protagonista Gabriel Montesi, ma soprattutto con convince il capitolo con Monica Bellucci, che fornisce, come al solito, una interpretazione superficiale e vuota.
Non viene utilizzata nemmeno una goccia della rete pubblica.
Lo stile registico del film fa direttamente riferimento a quello di Ettore Scola, in particolare a opere come C'eravamo tanto amati e Brutti, sporchi e cattivi. In certe parti la sceneggiatura rischia di banalizzare la tematica del film, ma gli autori sono riusciti a mantenere un distacco nella narrazione da fare in modo che ciò che non accada.
Con Siccità viene posto esplicitamente l'accento su tematiche scientifiche che nel periodo che stiamo vivendo sono fondamentali. Siccità con ogni probabilità non è il miglior film di Virzì ma è un buon racconto ispirato agli ultimi due anni che abbiamo vissuto.
Servono persone come lei per trasmettere fiducia.
Voto: 3,5/5
A me il film è piaciuto, forse Monica Bellucci faceva apposta a interpretare se stessa!
RispondiEliminaAnche a me è piaciuto e difatti la mia recensione non è negativa. Sulla Bellucci concordo.
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