mercoledì 29 giugno 2022

"Il cuore è un organo", di Francesca Michielin

 


TITOLO: Il cuore è un organo

AUTORE: Francesca Michielin

CASA EDITRICE: Mondadori

GENERE: Narrativa contemporanea

PAGINE: 264

DATA DI PUBBLICAZIONE: 15 marzo 2022

PREZZO EBOOK: € 8,99

PREZZO CARTACEO: € 18,50



TRAMA



Questa è la storia di Verde, cantautrice poco più che ventenne all'apice del successo con un'innata propensione a sezionare con cura i sentimenti; ma è anche la storia di Regina, vecchia gloria della musica leggera con una naturale predisposizione all'eccentricità; e sì, è anche la storia di Anna, che senza saperlo le ha fatte entrare l'una nella vita dell'altra. Ma soprattutto, è la storia di un incontro tra donne apparentemente molto diverse tra loro, accomunate però da una stessa, viscerale passione per la musica e da uno stesso e profondo dolore, uno di quelli che ti premono sul petto fino a spezzarti la voce e ti fanno desiderare di sparire. Un'amicizia nata un po' per caso e che si trasforma, giorno dopo giorno, in una rivoluzione sotterranea lenta ma inarrestabile destinata a cambiarle per sempre. E a far accettare il fatto che talvolta, proprio quando nulla si spiega più, quando nulla è più incasellabile e ordinato, proprio allora, tutto inizia ad avere improvvisamente senso.



RECENSIONE



È uno di quei periodi in cui vago nella mia vita come potrebbe fare un passante, un turista, un cavaliere errante, un personaggio secondario, sicuramente non come la protagonista della mia avventura, quale dovrei essere fino in fondo e, in fondo, sono.


In chiusura di questo Pride Month, che come dico sempre dovrebbe durare tutto l'anno, ho deciso di parlarvi del romanzo d'esordio di un'artista poliedrica per cui nutro una grande ammirazione. La protagonista è Veridiana, detta Verde, una famosa cantante ventiduenne che si ritrova alle prese con un tour estivo e un fidanzato che incarna tutti i difetti possibili e immaginabili. Un pomeriggio di fine giugno riceve una telefonata che le porta una brutta notizia: Anna, una cara amica con cui ha perso i contatti da qualche tempo, è appena morta. Per la ragazza è un colpo durissimo: decide di prendersi una pausa dalla musica, e resasi conto che non può andare avanti così, lascia il suo ragazzo. Poi, durante il funerale di Anna, vede una donna anziana misteriosa suonare all'organo il brano preferito dell'amica, che solo lei pensava di conoscere, e ne rimane incuriosita al punto da andarla a trovare a casa sua. Ancora non sa che quella donna è Regina Palmas, una ex gloria della musica leggera, e che è destinata a instaurare con lei una grande amicizia che la aiuterà a riprendere in mano la sua vita e a capire molto di più su se stessa e su Anna.

Avevo alte aspettative per Il cuore è un organo, considerando la stima che ho per Francesca Michielin e le ottime premesse suggerite dalla trama, ma purtroppo devo ammettere che, per quanto lo abbia trovato carino e godibile, sono rimasta un po' delusa. L'autrice ha uno stile molto particolare, che tuttavia pecca di ridondanza e acerbità e finisce per appesantire la narrazione rallentandola, specialmente nella parte iniziale, più simile a un esercizio di scrittura creativa che a un romanzo. Il cast comprende personaggi di sfondo un po' stereotipati e quasi macchiettistici nei loro difetti, ma fortunatamente le protagoniste hanno una sorte migliore. Verde è una ragazza molto complessa che si ritrova a convivere dall'oggi al domani con uno strappo doloroso e si perde in pensieri di paura e sconforto. È evidente che dentro di lei si nasconde una farfalla che ha bisogno di costruirsi nuove ali e di uscire dalla crisalide in tutto il suo splendore. In questo le è di grande aiuto Regina, il personaggio migliore, nonché colei che riesce a risollevare il romanzo, dal momento che, non appena entra in scena, si assiste a un crescendo di eventi ed emozioni. L'amicizia tra lei e Verde è l'unione di due anime che condividono un grande amore per la musica, di due donne che hanno sofferto molto e traggono forza l'una dall'altra risorgendo dalle ceneri.







Non sei da sola. Ma hai il cuore pesante, Verde. Dobbiamo liberarlo.



Tante sono le tematiche che vengono affrontate in questo libro, alcune delle quali avrebbero meritato un maggior approfondimento: si parla di elaborazione del lutto, di emancipazione femminile, della scoperta e dell'accettazione del proprio orientamento sessuale, del sessismo purtroppo presente nel mondo della musica, e del fatto che troppo spesso oggi si punta di più su ciò che è meramente commerciale e si tende a far passare la vera qualità in secondo o addirittura in decimo piano. Il tutto è raccontato sopratutto attraverso gli interessanti dialoghi di Verde e Regina, che costituiscono i momenti più emozionanti e meglio riusciti, insieme naturalmente alla canzone Ottanio (che sospetto sia la ragione principale per cui questo libro è venuto alla luce), di cui sono presenti il testo e gli accordi. 

Nonostante i suoi difetti, Il cuore e un organo riesce comunque a essere un libro carino e godibile che ci invita a non aver paura di essere noi stessi e ci ricorda che tutto quello che conta non ci lascia mai. Francesca Michielin, che al momento continuo a preferire come cantante e conduttrice di podcast, ha certamente del potenziale, e sono sicura che con un po' di esercizio in futuro potrebbe regalarci un romanzo migliore.



La mia anima tutta ha suonato, così il mio cuore è davvero un organo.



VOTO: 3/5








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