TITOLO: Carabosse
AUTORE: Annalisa Mantovani Sassi
CASA EDITRICE: Triskell Edizioni
GENERE: Thriller Noir contemporaneo con romance MM ed elementi paranormali
PAGINE: 264
DATA DI PUBBLICAZIONE: 13 luglio 2021
PREZZO EBOOK: € 4,99
PREZZO CARTACEO: € 12,00
TRAMA
Eleuthère Roux, Lelou per gli amici, ballerino ventenne e promessa della danza del Ballet dell'Opéra di Parigi, fin da bambino custodisce gelosamente un segreto del quale sono a conoscenza solo la sua anziana nonna e la sua migliore amica: vede i fantasmi. Ed è proprio il fantasma di una giovane ballerina che lo guida, inavvertitamente, all'incontro della sua vita e alla caccia ad un assassino che sta mietendo vittime nella bella Parigi, inscenando frammenti di favole maledette e ammantate di un mistero fatto di sangue e dolore. Nicholas Greville, futuro Conte di Warwick, trentottenne avvocato e giurista londinese con un curriculum più che immacolato, ama la musica più della sua stessa vita, ed è ossessionato dalla morte della sorella gemella morta più di vent'anni prima, in circostanze misteriose. Il suo incontro con Lelou sembra voluto dal destino, proprio come in una di quelle fiabe che la madre gli raccontava da piccolo, un destino segnato dal dolore che obbligherà entrambi a scavare tra gli spettri del comune passato oscuro.
RECENSIONE
Si comincia nel buio. Tutto inizia e finisce sempre nel buio. Nasciamo a occhi chiusi e solo dopo, una volta aperti, vediamo la prima luce. Moriamo e quella stessa luce si spegne per sempre, lasciando la maggior parte di noi in un vasto mare di tenebra. Anche la danza inizia e termina nel buio e nel silenzio, quando i fari del palcoscenico sono ancora spenti e nessuno ha ancora intonato la prima nota... ma "il mezzo", la vera vita della danza, è la musica.
Non sapevo proprio nulla di Annalisa Mantovani Sassi, ma sono bastati la danza, i fantasmi, la musica e una storia d'amore a convincermi a leggere questo romanzo, il primo che l'autrice firma con il proprio nome di battesimo (prima infatti utilizzava lo pseudonimo Lisa A. Ocean). La storia si apre nel novembre del 2018 a Parigi, dove vive il bel Lelou, un talentuoso ballerino ventenne dotato della straordinaria capacità di vedere i fantasmi, come quello di una giovane ballerina vestita da Fata Lillà. Il giorno del suo esame per diventare sujet, per il quale ha scelto di interpretare Carabosse, l'antagonista de La bella addormentata, conosce il figlio della sua insegnante, Nicholas, un avvocato e futuro conte trentottenne che suona il piano con maestria ed è rimasto profondamente scosso da una tragedia avvenuta ventiquattro anni prima che gli ha portato via l'adorata sorella gemella e lo ha costretto a mettersi una protesi alla gamba. Tra i due scatta subito la scintilla, ma il giorno dopo uno dei membri della commissione d'esame viene trovato morto, in una macabra rappresentazione della fiaba di Perrault. E nel giro di pochi giorni, altri omicidi dalle stesse macabre circostanze sconvolgono ancor di più la quiete. Ben presto, Lelou si rende conto del filo invisibile che lega la fantasmina alla serie di delitti, e insieme all'uomo che ha cominciato ad amare cerca di capire chi è il misterioso criminale. Nel frattempo, i due dovranno fare i conti con i propri demoni interiori.
Sono felice di affermare che Carabosse è un romanzo davvero bello e intrigante, una storia da brividi d'amore e di paura. Con uno stile raffinato, l'autrice ha saputo intrecciare molto bene gli elementi noir e thriller con quelli più romantici e paranormali, offrendo allo stesso tempo un interessante spaccato sul mondo della danza attraverso spiegazioni semplici ed efficaci. Ad ogni modo ritengo che il maggior punto di forza risieda nei personaggi, a cui mi sono affezionata fin dal primo momento. Ho ammirato il coraggio e la forza di Lelou, che è ruscito a imparare a convivere col buio con le sue sole forze, traendo forza dal proprio passato per essere d'aiuto ad altre persone, e ho amato la dolcezza e le insicurezze di Nicholas, che insieme a lui riesce a ritrovare la fiducia. Sono due uomini che hanno sofferto tanto, accomunati da un'infanzia difficile fatta di padri che sarebbe fin troppo riduttivo definire semplicemente orchi e dalla perdita delle persone a loro care. Il loro amore, che nella vicenda non è preponderante, nasce come un colpo di fulmine (e ci sta, considerando che si tratta di una fiaba cupa contemporanea), è di una dolcezza disarmante e grida salvezza da tutti i pori.
Carabosse non era solo alterigia e grottesca grazia. Era forza, resilienza, dignità davanti al rifiuto, coscienza della propria importanza di creatura immortale di fronte al disprezzo, consapevolezza del poter superare qualsiasi ostacolo con il proprio potere.
Il libro attinge a piene mani dalle fiabe di Perrault, rievocandone le atmosfere più cupe e macabre senza alcuna edulcorazione. Ma i lupi, gli orchi e tutti i peggiori cattivi dell'immaginario collettivo quasi impallidiscono in confronto a quelli di questa storia, perché sono reali e per questo ancora più spaventosi: i pedofili. Per questo motivo Carabosse è una lettura fortemente destabilizzante, tant'è che più volte mi sono dovuta interrompere per la crudezza e l'orrore di certe sequenze, che mi hanno fatto sentire arrabbiata, affranta e impotente. Ma non lasciatevi scoraggiare: questo libro merita davvero di essere letto, e credo che la forza di Lelou e Nicholas possa essere d'aiuto e ispirazione per tante altre persone. Faccio i miei più sinceri complimenti ad Annalisa Mantovani Sassi, e spero di poter leggere al più presto altre sue opere.
Una volta affrontato, anche se lontano, il buio ti cambia per sempre, non puoi dimenticarlo. Resta parte di te, stravolge la tua visione delle cose, la tua essenza, e resta al limite del bosco, arroccato nel suo castello a guardarti, in attesa del tuo ritorno.
VOTO: 4,5/5
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