TITOLO: Japan Sinks: 2020
TITOLO ORIGINALE: Nippon Chinbotsu: 2020
TITOLO IN KANJI: 日本沈没: 2020
GENERE: Sci-fi, Thriller
REGIA: Masaaki Yuasa
PAESE: Giappone
ANNO: luglio 2020
DURATA: 10 episodi
PRODUZIONE: Science SARU
DISPONIBILITA': Netflix
TRAMA
Una normale famiglia viene messa a dura prova quando una serie di sconvolgenti terremoti getta il Giappone nel caos più totale. Dal regista Masaaki Yuasa, il primo adattamento animato tratto dal romanzo di fantascienza bestseller di Sakyo Komatsu.
RECENSIONE
L'arcipelago del Giappone diventerà una seconda Atlantide?
Dopo aver visto Tokyo Magnitude 8.0, torniamo a esplorare il catastrofico giapponese su una scala maggiore, dove non vediamo coinvolta soltanto la capitale nipponica, ma l'intero arcipelago del Sol Levante, che minaccia di sprofondare nell'oceano.
Il romanzo, da cui è tratta la serie, risale agli anni '70, ma la trasposizione animata la vediamo ambientata nel 2020, come viene precisato dal titolo. Tale precisazione incalza lo spettatore, inducendolo a pensare che essa voglia fare riferimento agli eventi senza precedenti che abbiamo iniziato ad attraversare nell'anno passato, e facendolo sentire quasi coinvolto nelle catastrofi che vengono narrate. Insieme all'elemento catastrofico si mescolano altri temi, come quello dell'identità nazionale. Infatti, dal momento che, in tutto l'arco narrativo, il Giappone sta affrontando un cataclisma enorme, nel quale sta vedendo sé stesso distruggersi, ci si chiede che cosa potrebbe succedere quando un intero paese rischia di scomparire, se è possibile far sopravvivere una nazione anche quando sta perdendo la terra a cui appartiene, e induce anche a porsi domande sulla propria identità, sia da un punto di vista nazionalistico che individuale, chiedendoci che rapporti abbiamo con la nostra patria e con noi stessi, con le nostre origini, se esse hanno valore per noi e se possiamo, quando abbiamo delle divergenze, riappacificarci. Su questo punto è centrale la disputa che hanno i personaggi quando improvvisano una canzone rap, nella quale tirano fuori tutto ciò che pensano in merito al loro perduto paese, di fronte ai colossali eventi di cui sono vittime.
Prima vai avanti e dopo piangi
Come spesso accade nel genere catastrofico, vediamo anche come le persone possono tirare fuori sia il peggio che il meglio di sé, quando tutto sembra perso. I personaggi si ritrovano messi alla prova, e si vedono costretti a raccogliere tutte le proprie forze e le proprie risorse per sopravvivere, ognuno fa la sua parte, aiutandosi a vicenda, segno di come ogni vita, anche quella che può sembrare insignificante, ha valore. Il finale lascia un messaggio positivo, un messaggio di rinascita, che ci mostra come, anche quando il nostro mondo, la nostra vita, sembra andare incontro alla fine, tuttavia, dopo la burrasca, ci aspetta sempre un momento in cui ci risolleviamo e possiamo ricominciare. Questi ultimi aspetti sono senza dubbio ricorrenti nei film e nelle serie di questo tipo, ma hanno sempre tanto da insegnarci. Japan Sinks, mescolando tali elementi con quelli dell'identità nazionale, fa interrogare su quali sono le cose che contano davvero su uno sfondo patriottico.
Il mio nome è Ayumu. Mio padre e mia madre me l'hanno dato affinché io andassi avanti, qualunque cosa mi accadesse
Voto: 5/5
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