TITOLO: Il Giardino Segreto
TITOLO ORIGINALE: The Secret Garden
GENERE: Drammatico, Fantasy
ANNO: 2020
REGIA: Marc Munden
CAST: Dixie Egerickx, Colin Firth; Julie Walters, Jemma Powell, Edan Hayhurst, Isis Davis, Maeve Dermody
PAESE: Gran Bretagna
DURATA: 99 minuti
PRODUZIONE: Heyday Films, StudioCanal
DISTRIBUZIONE: Lucky Red
DISPONIBILTA': Amazon Prime Video
TRAMA
Il Giardino segreto, il film diretto Marc Munden,
tratto dall'omonimo romanzo per ragazzi scritto da Frances Hodgson
Burnett, racconta la storia di Mary, una bambina nata in India da genitori inglesi. Rimasta orfana a causa di un'epidemia, va a vivere con lo zio vedovo, Lord Archibald Craven, in un'enorme dimora nello Yorkshire. Lo zio non è quasi mai in casa e la piccola trascorre molto tempo con la domestica Martha, che la informa dell'esistenza di un giardino nella tenuta, curato dalla signora Craven quando era ancora in vita.
Da quel momento in poi trovare il giardino nascosto diventa la missione
della bambina, che individua in quel posto così magico un angolo di
paradiso nella grande casa. Nel giardino la piccola scopre segreti di
famiglia e un mondo meraviglioso in cui liberare l’immaginazione.
RECENSIONE
Il celebre romanzo di Frances Hodgson Burnett ritorna con un nuovo film, prodotto dagli autori della saga cinematografica di Harry Potter. La pellicola ci racconta una storia di crescita e di superamento del dolore, con un tocco di magia, dato dall'immaginazione della protagonista, che ama molto raccontare e raccontarsi storie, attraverso le quali esorcizza le proprie inquietudini.
Purtroppo devo dire che non mi ha entusiasmato più di tanto questa nuova trasposizione. Ho notato che si è data molta importanza allo sviluppo della trama, e molto meno allo sviluppo dei personaggi. Di essi non si ha una descrizione approfondita, e i loro rapporti crescono in poco tempo. Esteticamente il film è molto bello, le atmosfere cupe della villa di Lord Craven suggeriscono la sofferenza che pervade su di lui e sul figlio, che risente del duro colpo che il padre ha subito a causa di una grave perdita, mentre le atmosfere solari danno sfondo all'immaginazione di Mary e alla vita che lei fa rinascere nella sua famiglia.
Ma, dal punto di vista dell'espressione delle emozioni non si è molto sentito ciò che i personaggi pensano e provano. Posso dunque dire che l'espressività è stata più incentrata sulla forza delle immagini, sull'aspetto estetico, che sulla recita. Gli eventi si susseguono in modo rapido e scorrevole, senza dare il tempo allo spettatore di assimilarli. Il film è povero di anima, è quasi come un guscio vuoto. Non che gli attori non sappiano recitare, la loro interpretazione è buona, è il modo in cui è stato impostato il film che non mi ha convinto.
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